Grunge (1984) prende spunto dal genere musicale che ha reso famosi gruppi come i Nirvana, per intenderci, negli ultimi anni Ottanta e nei primi anni Novanta – probabilmente fino alla morte dello stesso Kurt Cobain – prima dell’avvento del Britpop. Proprio come i testi di queste band, che hanno contraddistinto questo genere musicoemotivo, Grunge (1984) è un grido d’aiuto, un invito ad aprire gli occhi e a stravolgere i meccanismi della realtà, un’esortazione a non buttarsi via.
Grunge (1984) è la storia di un ragazzo come tanti, che combatte tra fierezza e frustrazione, districandosi tra le ortiche della vita, ripercorrendo i momenti che l’hanno cambiata alla radice, tanto che Grunge (1984), in più di un passo, sembra davvero il pezzo di un diario, ma in fondo è una lettera aperta a se stesso, all’uomo che vorrebbe essere, a quello che non è stato, al suo migliore amico, al tempo che vive, alla donna che ama. È una disposizione di ideali, di sogni infranti, di aspettative che un po’ gli episodi, un po’ il romanticismo del protagonista, e un po’ il contesto sociale degli anni 2000 hanno sconvolto. Così facendo, il protagonista si fa radiografare da tutti coloro che non hanno mai capito o accettato il suo modo di essere, di esistere.
DENOMINAZIONE: Grunge (1984) COMPOSIZIONE: acido lisergico, diazepamina, caffeina, dolore, realtà. ECCIPIENTI: aspartame, aroma assenzio. CATEGORIA: sedativo-ipnotici per l’anima. INDICAZIONI TERAPEUTICHE: trattamento topico delle ipertensioni da vita quotidiana. INTERAZIONI: nessuna nota. EFFETTI INDESIDERATI: irritazione cardiaca, emicrania, distorta percezione della vita. AVVERTENZE: dopo la lettura, è consigliabile evitare il contatto delle mani con gli occhi.
Grunge (1984) prende spunto dal genere musicale che ha reso famosi gruppi come i Nirvana, per intenderci, negli ultimi anni Ottanta e nei primi anni Novanta – probabilmente fino alla morte dello stesso Kurt Cobain – prima dell’avvento del Britpop. Proprio come i testi di queste band, che hanno contraddistinto questo genere musicoemotivo, Grunge (1984) è un grido d’aiuto, un invito ad aprire gli occhi e a stravolgere i meccanismi della realtà, un’esortazione a non buttarsi via.
Grunge (1984) è la storia di un ragazzo come tanti, che combatte tra fierezza e frustrazione, districandosi tra le ortiche della vita, ripercorrendo i momenti che l’hanno cambiata alla radice, tanto che Grunge (1984), in più di un passo, sembra davvero il pezzo di un diario, ma in fondo è una lettera aperta a se stesso, all’uomo che vorrebbe essere, a quello che non è stato, al suo migliore amico, al tempo che vive, alla donna che ama. È una disposizione di ideali, di sogni infranti, di aspettative che un po’ gli episodi, un po’ il romanticismo del protagonista, e un po’ il contesto sociale degli anni 2000 hanno sconvolto. Così facendo, il protagonista si fa radiografare da tutti coloro che non hanno mai capito o accettato il suo modo di essere, di esistere.
Scorrendo in questo testo, che fila via come un mare in tempesta contro una scogliera, si potranno notare una moltitudine di temi, trattati con i guanti, ma anche con le mani sporche. Quell’attaccamento all’immagine di Jim Morrison, così folle e poetico, leader dei Doors, e a quella di Kurt Cobain, genio indiscusso e malinconico degli anni ’90, frontman dei Nirvana. Morrison, in alcune apparizioni, aiuta il protagonista con preziosi consigli sulle donne e sull’amore, mentre Cobain è visto come un personaggio da invidiare, da imitare, da comprendere, come se al momento della sua morte fosse rimasto incompiuto (come gran parte della gente crede ancora oggi).
Grunge (1984) è fatto di filosofie moderne ed estreme che si amplificano nell’insonnia, tra sogno e realtà, tra musica, amore e quotidianità, in una solitudine che rappresenta una fortezza in cui nessuno è in grado di entrare, ma che custodisce stanze in cui chiunque troverebbe la pace. A meno che non si voglia entrare nel mito, in modo violento, razionale. Grunge (1984) analizza ogni sfumatura del tempo che viviamo, perché il protagonista potrebbe essere chiunque. Grunge (1984) analizza noi stessi, il rapporto con lo specchio, con il talento, con le paure, con le droghe, con gli psicofarmaci, con il mare, con Dio, con la morte, con il Club of 27. Ma soprattutto, con i bagliori di serenità che la vita concede. Grunge (1984) ti porta a pensare che amore e solitudine, libertà e psicodramma, non siano altro che facce della stessa medaglia, e concede giusto il tempo di gustare il finale, prima che un vortice di pensieri scorra dentro, e faccia saltare tutti i nostri apparenti equilibri.
Grunge (1984) è un viaggio esistenziale a tutta velocità, senza indossare cinture di sicurezza, ed è la prova che non sia soltanto un genere musicale, ma uno stile di vita. Da non confondere con Emo, perché la differenza è strutturale, radicata nella vita vera, e non renderebbe giustizia. Una differenza che è palese, abissale. A prova di idiota.
ISBN:
9788898017539
Anno:
2013
Formato eBook:
epub
Alessio Miglietta
Alessio Miglietta nasce a Roma nel 1984.
Una vita spesa ad analizzare silenzi, comportamenti e testi musicali, a creare trame di sogni e a fumare sigarette.
Consegue il diploma di Maturità Classica nel 2003, successivamente segue con poca convinzione gli studi universitari, prima di abbandonarli definitivamente e guadagnarsi da vivere, facendo lavori di cui parla poco e mal volentieri.
Parallelamente, scrive, canta (bene), suona la chitarra (inventando accordi pur di non studiare lo strumento), disegna (malissimo), fotografa (esclusivamente in modalità nonsense). Ma è la scrittura l’unica costante, da sempre, mentre coltiva il sogno di creare opere non convenzionali, qualcosa che non passi inosservato e che sottolinei il suo talento e la sua creatività.
Fa il suo esordio nel panorama letterario italiano nel 2011 con Cieli di valium. Il suo nome rientra nelle antologie poetiche Il Federiciano 2011 e Poesie del nuovo millennio 2012, con i testi Vintage e Tempo scelti per la pubblicazione nei due concorsi letterari.
Sempre nel 2012 pubblica la raccolta di poesie Requiem di vite & amori, e partecipa al Concorso MarteLIVE 2012/2013, nella sezione letteratura, con i racconti Testamento di un sognatore, Una storia nonsense e Rinascere. Successivamente, pubblica il romanzo Grunge (1984).
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