Margherita e il corvo, di Enrico Falconcini

«Sai nonno, credo di aver capito quel discorso dei cambiamenti graduali.»
«Davvero Margherita?»
«Certo» disse posando la coppa appena dimezzata. «Un gelato è buono e sembra non produca effetti; tuttavia, grammo che non si vede oggi, grammo che non si vede domani, una si ritrova cicciona e brufolosa!»
«Sì, Margherita, vedo che hai afferrato pienamente il concetto. Se proprio ti avanza, posso finirlo io? Tanto nel mio caso il danno è già fatto.»
«Sì, nonno, ma il tuo colesterolo?»
«Sai, Margherituccia, anche se non sei ancora cicciona e brufolosa, sei già piuttosto pesante.»
Margherita il corvo è un libro di divulgazione scientifica anche quando parla della vita di una vivace adolescente, di un vecchio nonno e di un corvo davvero straordinario. Un libro di divulgazione perfino quando racconta una fantasiosa leggenda indiana. Margherita è certamente simpatica, il nonno brontolone e il corvo nientemeno che il protagonista del racconto hinuit; tuttavia, rimane un libro di divulgazione perché, attraverso l’intenso rapporto dialogico tra nonno e nipote, insieme agli aneddoti ispirati al mito, all’ascolto di conferenze, ad alcune letture di Margherita e ad altri piccoli, divertenti episodi, racconta, senza inutili tecnicismi, ma anche senza eccessive semplificazioni, la storia delle idee evoluzionistiche dall’antichità fino ai nostri giorni.
Enrico Falconcini

Nato a Livorno il 3 aprile del 1953, non essendo di famiglia agiata, in mancanza di lauree prestigiose e a buon prezzo, si è laureato in modo tediosamente convenzionale in scienze biologiche all’Università di Pisa.
Questo sfortunato inizio gli ha precluso una brillante carriera politica e ora, per guadagnarsi la pagnotta, insegna, ma sarebbe meglio dire prova a insegnare, presso il liceo scientifico F. Enriques di Livorno.
Illudendosi di saperlo fare, l’autore ha sempre amato scrivere e raccontare in particolar modo le cose della scienza. Tuttavia, fino a oggi l’ha fatto quasi esclusivamente per i suoi malcapitati studenti; unica eccezione, diversi anni or sono, una modesta esperienza nel campo della divulgazione scientifica, con pochi articoli pubblicati da un quotidiano e ignorati dalla maggior parte dei lettori.
Cause sconosciute, alcune forse legate a un crudele decadimento senile, lo hanno spinto ad un primo passo editoriale e nel 2012 ha pubblicato il suo primo libro Margherita e il corvo (Edizioni DrawUp), nel quale una parte narrativa affianca e sostiene l’intento divulgativo.
Al di fuori della divulgazione, ha scritto: alcune liriche, pubblicate nelle raccolte Le orme dell’anima (Edizioni Montag 2013) e Nessun dannato orologio (Edizioni Sensoinverso 2015); un giallo atipico (Nebbie padane – Edizioni Akea 2013) e uno di ambientazione livornese (I delitti della tabaccaia – Edizioni Nep 2015); il fantasy Esercizi di magia (Edizioni DrawUp 2015) e il suo sequel Mago Carota e la rosa del desiderio (Edizioni DrawUp 2017).
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