Tu chiamale, se vuoi…, di Marco Pomponi

Tu chiamale, se vuoi… è una raccolta di poesie, pensieri e riflessioni che la vita continuamente offre e che valeva la pena di fissare su carta.
Dedicato agli affetti familiari, agli amici e all’artista preferito, capace di suscitare la Sindrome di Stendhal ogni volta ci si trovi di fronte a una sua opera: Caravaggio.
Emozioni e sentimenti che l’autore vuol trasmettere al lettore, se avrà la disponibilità d’immedesimarsi nei risvolti più profondi dei diversi componimenti.
Marco Pomponi

Marco Pomponi nasce nel 1968 a Roma, dove vive, lavora e, a tempo perso, si diletta a scrivere poesie.
In acqua da quando aveva cinque anni e dieci mesi, si può dire che non ne è più uscito; prima come atleta agonista di medio/alto livello, fino al 1990, poi come insegnante/allenatore di nuoto, a partire proprio dal 1° ottobre 1990 e ancora in attività.
Innamorato della propria famiglia – stravede per sua figlia e ringrazia eternamente la moglie per quest’immenso dono – appassionato del proprio lavoro, si diverte letteralmente nell’arte d’insegnare nuoto a bambini e adulti, e ancora si cimenta in competizioni natatorie nell’ambitoMaster, con risultati di buon livello.
Nel febbraio del 2015 ha pubblicato il suo primo libro di poesie e riflessioni varie, dal titolo: Divagazioni; un po’ per vezzo, un po’ per sfida, un po’ per provare a mettere ordine ai vari pezzi di carta che aveva sparsi qua e là.
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Valutazione media: 5.0 su 5 (2 recensioni)
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Marina Canelli –
Ho letto il primo libro… Sto leggendo il secondo (mi manca la parte più culturale e particolare, quella su Caravaggio) e mi chiedo: qualora l’autore decidesse di farne un terzo, sarà mai possibile superarsi ancora? Sono una professoressa di Lettere e, credetemi, quest’autore è qualcosa di speciale! Gli auguro le migliori fortune, perché se le merita.
Viviana Perini –
Inizio dalla parte finale del libro: la silloge dedicata al Caravaggio, che è degna di essere letta nelle scuole, con l’esperienza sensoriale, consigliata dall’autore stesso, attraverso i brani musicali da lui consigliati. Sei atti, sei autentiche pennellate d’autore, che fanno rivivere il Caravaggio come mai prima d’ora. Il resto del libro è un trionfo di vita: sorrisi, risate, riflessioni e qualche lacrima (la poesia dedicata alla morte del padre è struggente).